Lavori di GIUGNO in giardino

ALBERI
In questo mese si possono ammirare le fioriture di Liriodendron tulipifera, Magnolia grandiflora, ecc.
Ricacci dei tronchi
Intorno ai tagli di potatura o lungo i tronchi degli alberi decidui si può verificare la comparsa di ricacci: devono essere recisi alla base per evitare che tolgano nutrienti ai giovani germogli.

 

RAMPICANTI
In questo mese si possono ammirare le fioriture della Bignonia.
Legature
Legare ai sostegni i nuovi getti dei rampicanti appena iniziano a svilupparsi, quando sono ancora flessibili e facilmente piegabili. Allentare poi le legature man mano che i tralci si accrescono.
Potatura
Verso la fine del mese intervenire sulle piante di glicine (Wisteria sinensis) riducendo i rami dell’anno (“fruste”) per circa i due terzi della loro lunghezza; la seconda potatura avverrà poi alla fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa. Per ottenere una fioritura abbondante è utile cimare i vigorosi ricacci ogni due settimane durante la stagione estiva. Un’idea originale potrebbe essere quella di usare come supporto una pianta vicina più alta, ad esempio un glicine che si arrampica su una betulla. In questo modo si ottiene un albero che si copre di fiori violetti, creando un effetto suggestivo.

 

ARBUSTI
In fiore: Abelia x grandiflora, Bignonia capreolata, Cotinus coggygria, Nerium oleander.
Potature
Procedere con la potatura di ringiovanimento degli arbusti man mano che sfioriscono (Abelia, Cercis siliquastrum, Syringa vulgaris, Viburnum, Weigela, ecc.).
Durante tutto il periodo vegetativo gli arbusti sempreverdi possono essere sottoposti ad una potatura di formazione, che ha lo scopo di mantenere la forma desiderata, infittire la chioma e rinvigorire la pianta.
Potatura siepi
Giugno è il periodo ideale per potare le siepi di Berberis darwinii e B. stenophylla, Chamaecyparis lawsoniana, Crataegus oxyacantha, Elaeagnus angustifolia, Pyracantha yunnanensis e Thuya plicata.
Siepi formali già sviluppate
Sulle siepi usate come barriera, frangivento o schermo, una volta raggiunta l’altezza desiderata, si comincia la normale potatura periodica, intervenendo sempre dal basso verso l’alto.
Siepi irregolari già sviluppate
Quando le siepi irregolari sono ben sviluppate, richiedono solo di essere spuntate o sfoltite all’occorrenza, per diradare i germogli troppo densi.
Potature d’allevamento
Una fase essenziale per l’allevamento delle siepi è la formazione iniziale, che ha lo scopo di favorire una crescita folta e rigogliosa. A tal fine, nei primi anni dopo l’impianto, occorre potare severamente in modo da stimolare la produzione della vegetazione sia nella parte superiore che in quella inferiore, evitando un eccessivo allungamento delle piantine o la presenza di zone spoglie.
Rododendri
Eliminare i fiori appassiti in modo da garantire un’abbondante fioritura l’anno successivo: si afferrano i fiori tra il pollice e l’indice e si asportano senza danneggiare i nuovi germogli.
Ricacci e malerbe
Eliminare regolarmente le erbe infestanti cresciute alla base delle piante: in un giardino di piccole dimensioni si interviene manualmente o con l’aiuto di un coltello, cercando di estirpare anche l’apparato radicale; su superfici più ampie si effettua una sarchiatura, senza danneggiare le radici superficiali di alberi e arbusti di recente impianto.
Lavorazioni
Lavorare il terreno alla base delle piante per favorire la circolazione di aria e acqua e somministrare ad intervalli regolari un fertilizzante liquido. E’ consigliabile distribuire uno strato di materiale pacciamante per proteggere le radici dalle temperature in aumento.
In caso di siccità annaffiare frequentemente, specialmente gli esemplari messi a dimora in primavera, in quanto una carenza di acqua potrebbe comprometterne l’attecchimento.
Concimazioni e annaffiature
Somministrare regolarmente un fertilizzante liquido e, in caso di siccità, annaffiare con abbondanza, soprattutto gli esemplari piantati in primavera, per i quali bisogna favorire l’attecchimento.

 

PIANTE ERBACEE PERENNI
Si possono seminare all’aperto Acanthus, Althaea, Aquilegia, Aster, Coreopsis, Digitalis, Delphinium, Chrysanthemum, Lupinus, Papaver, Rudbeckia. I semi di Acanthus e Aquilegia devono essere posizionati in letto freddo all’interno di vasi riempiti con del buon terriccio. Alla comparsa delle prime 2-3 foglioline sarà necessario ripicchettare le piantine, che potranno essere messe a dimora in ottobre.
Piante in accrescimento
Molte erbacee perenni si trovano nel pieno del loro splendore, ma per mantenerle rigogliose a lungo, occorre adottare qualche piccolo accorgimento. È consigliabile iniziare a sarchiare il terreno tra le aiuole per favorire la circolazione dell’aria, agevolare la penetrazione dei fertilizzanti e per asportare le radici delle erbe infestanti. Dopo aver eseguito questa operazione, può essere utile effettuare una pacciamatura con torba o erba disseccata per mantenere il terreno fresco ed il giusto livello di umidità nel suolo. Spuntare i fusticini per stimolare la produzione di nuovi getti laterali e ottenere dei cespi più compatti e con un maggior numero di fiori, accorciare gli steli che hanno terminato la fioritura (Aubrietia, Arabis, Cerastium, Iberis).
Tutori
Molte specie necessitano di tutori, che vanno inseriti il più presto possibile per evitare danneggiamenti a causa di vento o pioggia.
Pelargoni
Verso la fine del mese si può iniziare a moltiplicare i Pelargonium per talea: si prelevano dai rametti dell’anno precedente delle talee lunghe 5-8 cm, si eliminano poi le foglie basali e si pongono in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.
Piante sfiorite
Per favorire una crescita delle piante più vigorosa occorre accorciare gli steli delle perenni che hanno terminato la fioritura (Aubrietia, Arabis, Cerastium, Iberis, ecc.).
Fiori recisi
Tra le perenni esistono numerose piante adatte alla produzione di fiori recisi (Achillea, Aster, Delphinium, Eremurus, Lupinus, Phlox). Gli steli devono essere tagliati obliquamente, perché in questo modo la superficie che viene esposta all’acqua è maggiore e aumenta l’assorbimento idrico, e questo permette di rendere più duratura la vita dei fiori in vaso. Gli steli devono poi essere recisi al mattino presto, e ripuliti delle foglie basali, in quanto potrebbero andare incontro a marciumi ostacolando il passaggio dell’acqua.
Fiori essiccati
Vi sono anche alcuni fiori adatti ad essere essiccati, come quelli di alcune specie di Achillea, Eringium e Limonium: si tagliano i fusti fioriferi, si riuniscono in mazzi e si appendono, capovolti, in un ambiente buio e ben aerato.

 

PIANTE ERBACEE ANNUALI E BIENNALI
Si possono ammirare all’aperto Althaea, Campanula calycanthema e C. pyramidalis, Cheiranthus allionii, Coreopsis, Dianthus barbatus, Digitalis, Matthiola incana, ecc e numerose altre piante biennali.
Eliminare i fiori appassiti in modo da stimolare lo sviluppo di nuove gemme da fiore.
Semine
E’ ancora possibile seminare, se non è già stato fatto, direttamente a dimora alcune annuali a crescita rapida, quali: Lobularia maritima, Gypsophila elegans, Reseda odorata, Calendula officinalis, Dianthus barbatus, Linum grandiflorum, Clarkia pulchella e C. unguiculata.
Si può inoltre iniziare la semina di numerose piante biennali: Althaea, Campanula calicanthema e C. pyramidalis, Digitalis, Matthiola incana, Myosotis, ecc. I semi devono essere distribuiti in modo il più uniforme possibile, accertandosi di farli aderire bene al terreno, precedentemente sminuzzato e livellato.
Diradamenti
Controllare le annuali rustiche seminate nei mesi precedenti: se si sono infittite troppo, diradarle in modo che le varietà più alte rimangano ad una distanza di circa 30 cm l’una dall’altra, e le altre a circa 15-20 cm. Si procede il giorno successivo all’annaffiatura, in quanto il terreno umido rende più facile l’estirpazione senza danneggiare le radici ancora deboli delle piante vicine. Allontanare poi le piantine rimosse che potrebbero costituire un focolaio di malattie.
Irrigazioni
Annaffiare abbondantemente e con regolarità per evitare che il terreno si asciughi troppo, preferendo il mattino presto e la sera dopo il tramonto, perché la differenza di temperatura tra l’acqua e la terra nelle ore calde della giornata danneggia le piante.
Infestanti
Se il giardino è di piccole dimensioni, può essere sufficiente un diserbo manuale, cercando di asportare tutto l’apparato radicale; se invece la superficie è ampia, effettuare regolari sarchiature, che favoriscono anche l’aerazione del suolo.

 

BULBOSE
Eliminare i fiori appassiti in modo da stimolare lo sviluppo di nuove gemme da fiore. A giugno tutte le bulbose a fioritura primaverile sono entrate nella fase di dormienza e, se non è già stato fatto, estirpare i bulbi sani con una vanga-forca e immagazzinarli divisi per specie ed etichettati.
Moltiplicazione di crochi e narcisi
Eliminare i fiori appassiti in modo da stimolare lo sviluppo di nuove gemme da fiore.
I crochi e i narcisi possono essere lasciati “in loco”, ma se si vogliono dividere, dopo averli estratti dal terreno, staccare i bulbilli e metterli subito a dimora. La propagazione può essere effettuata anche per seme, ma in questo caso bisognerà aspettare 2-4 anni per vedere fiorire i Crocus, e da 3 a 7 anni nel caso dei Narcissus.
Messa a dimora
Si possono ancora mettere a dimora Begonia tuberosa, Canna indica, Crocosmia, Dahlia e Sternbergia. Così anche i gladioli per ottenere una fioritura alla fine dell’estate: in una posizione soleggiata, si pongono i bulbi ad una profondità di 10-15 cm, facendoli aderire bene al terreno.
Irrigazioni
Se le precipitazioni scarseggiano, annaffiare abbondantemente e con regolarità, soprattutto gladioli, dalie e altre bulbose a fioritura estivo-autunnale.
Iris
Le iris sono in piena fioritura: eliminare gli steli sfioriti per prolungare la stagione vegetativa e rendere le piante più vigorose; se ci sono foglie rosicchiate, distribuire un prodotto lumachicida. Segnare con una cannetta gli esemplari più belli, così in seguito si saprà quali meritano di essere moltiplicati.

 

ROSE
Controllare periodicamente le rose rampicanti e legare ai tutori i nuovi getti non ancora lignificati. Eliminare le erbe infestanti, e verso la metà del mese distribuire un concime chimico specifico, secondo dosi e modalità riportate in etichetta.
Intervenire tempestivamente contro le malattie fungine e parassitarie più frequenti di questo periodo: ruggine, peronospora, oidio, afidi, tortricidi, cocciniglie e ragnetto rosso.
Potature
Le rose sono in piena fioritura ed è necessario eliminare i fiori appassiti per favorire lo sviluppo di nuove gemme da fiore. Nel caso di rosai a cespuglio con fiori a mazzo, asportare il mazzo sfiorito, tagliando anche lo stelo subito sopra a una gemma. Non intervenire invece sulle rose che in autunno producono bacche colorate (Rosa pendulina, R. complicata, R. rugosa, ecc.).
Nelle zone più fredde è ancora possibile migliorare la fioritura delle rose a grandi fiori, eliminando le gemme fiorali in eccesso. Agli ibridi di rosa Tea è consigliabile togliere anche tutti i getti laterali, ed alle rose multiflora tagliare il bocciolo al centro per permettere al corimbo di espandersi in modo uniforme.
Irrigazioni
Annaffiare abbondantemente, facendo in modo che l’acqua raggiunga le radici in profondità. Cercare di non bagnare le foglie, in quanto l’umidità fogliare potrebbe favorire l’insorgenza di malattie; a questo scopo può essere utile somministrare l’acqua al mattino presto, in modo che il sole possa rapidamente asciugare le superfici umide. Una valida soluzione sono gli impianti di irrigazione sottochioma, con piccoli irrigatori che spruzzano a livello del suolo senza irrorare il fogliame.
Rose recise
 “Acropolis®” rosa Meilland (Bmr Rose 2006) Floribunda a portamento cespuglioso, adatta per recidere i fiori
Recidere le rose ancora in bocciolo al mattino presto o alla sera dopo il tramonto, tagliando in prossimità della seconda foglia partendo dalla base dello stelo. Prima di sistemare i fiori nel vaso eliminare le spine e le foglie che resterebbero al di sotto del livello dell’acqua, e praticare un nuovo taglio netto e obliquo alla base dello stelo. Eseguire questo sotto l’acqua corrente, per evitare la presenza di bolle di aria e favorire un maggiore assorbimento idrico.
 “Claude Brasser®” rosa Meilland (Bmr Rose) nel 2005 ha vinto la Coppa Profumo di Buenos Aires

 

GIARDINI ROCCIOSI
In questo mese le operazioni da eseguire sono limitate all’estirpazione delle erbe infestanti e all’annaffiatura in caso di siccità.
In fiore
Sono in fiore alcune varietà di Achillea, Aquilegia, Armeria, Aster, Astilbe, Campanula, Cerastium, Digitalis, Eremurus, Gaillardia, Gypsophila: rimuovere i fiori appassiti per evitare che venga sprecata energia per la formazione di inutili semi.
Potature
E’ consigliabile potare al livello del suolo le erbacee perenni che hanno concluso la fioritura, così da favorire una nuova produzione di fiori e per facilitare una crescita sana ed ordinata.
Talee
A partire da questo mese si possono propagare i crisantemi per talea erbacea. Si procede prelevando i germogli e piantandoli in un miscuglio di torba, terra da giardino e sabbia in parti uguali. Quando le talee avranno formato le radici (in genere a settembre), dovranno essere invasate in contenitori riempiti con un buon terriccio. Le piantine dovranno poi, durante l’inverno, essere conservate al riparo in cassone freddo, e piantate all’aperto nell’aprile dell’anno successivo.
In questo periodo conviene approfittarne per osservare il giardino roccioso e annotare le variazioni da apportare ai nuovi impianti.

 

PIANTE ACQUATICHE, VASCHE E LAGHETTI
Le temperature ormai alte e l’aumento della luminosità favoriscono l’accrescimento e le fioriture delle piante acquatiche: eliminare regolarmente i fiori appassiti, prima che cadano in acqua, ed estirpare le erbe infestanti presenti lungo le rive.
Messa a dimora
Si possono mettere a dimora Caltha palustris, Lythrum salicaria, Mentha aquatica, Nasturtium officinalis, e le piantine tropicali sensibili alle basse temperature e ricoverate fino a questo momento in serra.
Alghe
La bella stagione può favorire lo sviluppo di numerose alghe: se si nota una presenza eccessiva di queste masse filamentose, asportarle con l’aiuto di un rastrello.
L’acqua
E’ consigliabile controllare periodicamente il livello dell’acqua, compensando le eventuali perdite per evaporazione. Per limitare la crescita delle alghe galleggianti, è necessario mantenere l’acqua sempre ben ossigenata e in movimento, utilizzando una piccola pompa con uno zampillo proporzionale alle dimensioni dell’invaso.
Controllo delle zanzare
Per combattere le zanzare si possono mettere nelle vasche alcuni pesci del genere Gambusia.

 

di

 

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