Paeonia arbustiva o paeonia erbacea?
Eleganti e pregiate, a volte ibridi ricercatissimi, le peonie sanno impreziosire ogni angolo del giardino donando un fascino tutto romantico.
Il genere Paeonia comprende al suo interno più di trenta specie di piante, la cui distribuzione allo stato spontaneo è limitata all’emisfero boreale, dove crescono tra prati, boscaglie e ambienti rocciosi. Sono piante che per la loro naturale distribuzione tendono a prediligere climi freschi anche se nel nostro paese possono crescere senza problemi.
I fiori delle peonie, in base alla loro forma, possono essere distinti in quattro gruppi maggiori: semplici, semidoppi, doppi e ad anemone; nei fiori ad anemone quasi tutti gli stami sono trasformati in piccoli petali, riempiendo il centro del fiore con un denso pon pon.
A prescindere dalla forma dei loro fiori le peonie sono ripartite principalmente in due gruppi: quelle erbacee e quelle arbustive.
PEONIE ERBACEE O ARBUSTIVE?
Le peonie erbacee sono forse la categoria più numerosa e contengono al loro interno un altissimo numero di cultivar, la maggior parte delle quali deriva dall’ibridazione con la Paeonia lactiflora. Le erbacee presentano una radice tuberosa di dimensioni considerevoli dalle quali, durante i mesi della primavera, iniziano a crescere dei nuovi steli molto frondosi che portano alla formazione di cespugli bassi e compatti (non superano mai il metro di altezza). Dopo la fioritura, alla fine dell’estate, le foglie tenderanno a ingiallire prima di seccare completamente con l’arrivo dei primi freddi.
Appartengono a questa categoria la maggior parte delle peonie spontanee d’Europa. Anche in Italia, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord, si possono incontrare alcune specie di peonie come la Paeonia officinalis, la Paeonia peregrina e la Paeonia mascula.
Le peonie arbustive sono invece originarie dell’Asia. Possono crescere fino ai due metri di altezza, anche se di norma la dimensione media si aggira intorno al metro e mezzo. Sono arbusti decidui che tendono a sviluppare piccoli tronchi nodosi ricoperti di un fitto fogliame durante la stagione estiva. All’interno di questo gruppo rientra la Paeonia ostii, una tra le peonie più resistenti e con un accrescimento mediamente rapido. I suoi fiori semplici sono costituiti da petali candidi che racchiudono al loro interno un alto numero di stami gialli. Questa peonia fu scoperta in Cina in epoca relativamente recente dall’italiano Gian Lupo Osti da cui ha preso poi il nome. Un’altra specie di eccezionale bellezza è la Paeonia rockii. Anche i fiori di questa pianta sono bianchi, dall’aspetto leggermente stropicciato che li fanno apparire quasi come delle nuvole leggere, al loro interno inoltre delle sfumature rosso scuro disegnano nell’insieme un occhio. Fu scoperta e classificata nei primi anni del ‘900 da Joseph Rock, il quale pare abbia ricevuto in dono dei semi di questa pianta da dei monaci buddisti. Dal momento della sua scoperta è diventata per i collezionisti una delle piante più ricercate al mondo.
Negli ultimi anni sono stati inoltre creati degli ibridi di peonia chiamati “Itoh” che sono il risultato di un incrocio tra una peonia erbacea ed una arbustiva. Queste nuove piante hanno il pregio di produrre più fiori per ogni fusto e inoltre possiedono degli steli fiorali più rigidi che non si piegano sotto il peso dei grossi fiori; mantengono comunque la caratteristica delle piante erbacee di far seccare la parte epigea durante ogni inverno.
Anche queste sono peonie molto ricercate che purtroppo non sempre si incontrano nei vivai, oltre ad avere un prezzo decisamente elevato.
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